Mancano 100 secondi al punto di non ritorno

20 gen 2022
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Mancano 100 secondi alla mezzanotte per l’umanità. È il titolo fuor di metafora che segna l’allarme, sui rischi: atomico, climatico, pandemico, che l’umanità sta correndo sino alle estreme conseguenze di un possibile punto di non ritorno per la specie. In altre altre parole, se la mezzanotte fosse la fine dell’umanità ad oggi mancherebbero l’equivalente di soli 100 secondi. Un timing scientifico-culturale elaborato dell'autorevole e prestigiosa comunità riunita nel Bulletin of the Atomic Scientists, menti eccelse tra cui 13 premi Nobel, partecipi della società fondata da Albert Einstein e gli altri dell’università di Chicago nel ’47, nata sulle ceneri di Hiroshima. Scienziati che avevano contribuito allo sviluppo del progetto Manhattan, nei cui laboratori nacque la prima bomba atomica. Matematici, fisici, informatici che decisero di osservare i dati dello sviluppo e del progresso e le loro ricadute sull’uomo e sul Globo. Dalla nascita, 75 anni fa, “l'orologio del giorno del giudizio” ogni anno si aggiorna con un rapporto che indica le criticità e i pericoli globali in cui incorre l'uomo e il Pianeta. Quest'anno i pericoli, gli errori, i rischi di una possibile autodistruzione non sono stati contenuti con la necessaria urgenza. Il mondo sembra restare in bilico, come un anno fa, sull’orlo del non ritorno. I rischi per l’uomo sono ancora legati alla scarsa incisività dei Governi nel contrastare i cambiamenti climatici a cui si aggiungono la disomogeneità nel contrasto della pandemia, il tema della cybersecurity oltre al solito, mai sopito, sviluppo atomico. Plauso per gli impegni presi a Glasgow nella conferenza mondiale sul clima, ma le parole devono necessariamente essere seguite da azioni, e la diminuzione di 1,5 gradi non basta. Si devono azzerare le emissioni e arrivare ad un raffreddamento di 2 gradi nel più breve tempo possibile per evitare catastrofi ambientali come quelle che hanno caratterizzato il 2021. Incendi, siccità, alluvioni, fenomeni meteorologici estremi. Decisamente positivo il rinnovo tra Stati Uniti e Russia dell'accordo "New Start" per i prossimi cinque anni. Ma resta l’incognita della Corea del Nord e dell’Iran visti, più che da nemici, ad alto rischio incidenti. Allerta anche per l'India e il Pakistan che si fronteggiano con escalation atomiche ai confini. Gli scienziati in particolare evidenziano l’alto rischio d’errore nei sistemi informatici e aberrazioni politiche. Nei giovani, nella loro curiosità e positività, nella visione vergine del futuro, nella capacità globale d’informazione e interazione in tempo reale, con scambio di dati e scoperte, gli antidoti al disastro.

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