Attacchi terroristici, una violazione del diritto internazionale, un attentato alla sicurezza dei traffici marittimi. Questo sono, secondo il ministro della difesa Guido Crosetto, le azioni degli Houti nel Mar Rosso cui l'Italia ha reagito con l'abbattimento del drone da parte del cacciatorpediniere Duilio, non un'azione di guerra dunque, ma legittima difesa delle nostre navi e dei nostri interessi commerciali, visto che da su Suez transita buona parte delle esportazioni, come ha ricordato anche la premier Meloni. Per tutte queste ragioni Crosetto è sicuro che filerà via liscio, in Parlamento, il voto sulla missione europea Aspides di cui il nostro Paese ha il comando operativo e che necessita appunto dell'autorizzazione delle camere, il Senato comincerà a discuterne martedì con le comunicazioni del Governo. Crosetto conferma il sostegno italiano all'Ucraina, perché aiutarla a difendersi è uno dei modi per evitare l'allargamento della guerra, il contrario di ciò che pensa Giuseppe Conte, per cui perseguire la vittoria militare di Kiev e destinare 5 miliardi all'anno in armamenti è insostenibile. La linea dei 5 Stelle è distante da quella del Governo e non sorprende, rischia di creare problemi invece al progetto del campo largo. A Strasburgo la risoluzione Europea per aumentare gli aiuti al'Ucraina è stata votata dal PD, non dal Movimento. "Bisognerà discuterne", avverte Conte, "quando ci incontreremo per definire in concreto una proposta alternativa alla destra".