Quasi fosse un paradosso, la terra dove nacque Gesù, il Principe della Pace, è ancora una volta in guerra. E Papa Francesco, al termine dell'Angelus domenicale, parla del sangue che, che viene nuovamente e copiosamente versato in Terra Santa. "Seguo con apprensione e dolore quanto sta avvenendo in Israele, dove la violenza è esplosa ancora più ferocemente, provocando centinaia di morti e feriti. Esprimo la mia vicinanza alle famiglie delle vittime, prego per loro e per tutti coloro che stanno vivendo ore di terrore e di angoscia." E per Bergoglio, che anche senza eserciti è da tempo protagonista sugli scenari geopolitici del mondo, anche questo conflitto nasce da un errore fondamentale di comprensione della realtà. "Gli attacchi e le armi si fermino per favore, e che si comprenda che il terrorismo e la guerra non portano a nessuna soluzione, ma solo alla morte, alla sofferenza di tanti innocenti. La guerra è una sconfitta. Ogni guerra è una sconfitta. Preghiamo perché sia la pace in Israele e in Palestina.".