Medioriente, Israele annuncia operazioni via terra a Rafah

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2 giorni fa

Mentre l'esercito israeliano espande l'offensiva di terra a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza, la diplomazia è al lavoro per cercare di raggiungere un cessate il fuoco nell'enclave. Secondo fonti egiziane, Hamas avrebbe accettato una proposta presentata dal Cairo, che prevederebbe la liberazione di cinque ostaggi israeliani ancora in vita, in cambio di una tregua di circa 50 giorni, partire dall'Eid al-Fitr, la festività che inizia domenica sera e segna la fine del Ramadan. Israele, invece, come riferisce l'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, ha risposto con una controproposta in pieno coordinamento con gli Stati Uniti. Dunque, per il momento, la palla torna nelle mani di Hamas, che con la pubblicazione di un video dell'ostaggio israeliano Elkana Bohbot, il secondo che ritrae il 36enne nell'arco di una settimana appellarsi all'esecutivo israeliano per liberarlo, prova ad aumentare la pressione su Netanyahu, spingendo sulla linea narrativa che il leader del likud è l'unico responsabile di un mancato accordo tra le parti. Accordo che chiedono a gran voce migliaia di israeliani, scesi in piazza Habima a Tel Aviv, altri schierati davanti la residenza del premier a Gerusalemme, perché dicono: tutti i 59 ostaggi ancora a Gaza, 24 in vita, 35 deceduti durante la cattività, devono tornare a casa con un unico scambio. La guerra a Gaza, gridano, è una chiara sentenza di morte. .