Parlando alla stampa saudita Hamas dichiara che si potrebbe raggiungere un accordo per il cessate il fuoco dentro Gaza in tre fasi entro la fine dell'anno, con un graduale rilascio degli ostaggi e simile ritiro delle truppe israeliane da Gaza, chiedendo al Presidente americano eletto Trump di fare pressione a Netanyahu per accettare l'accordo. Anche le famiglie degli ostaggi fanno una simile richiesta a Trump durante la consuetudinaria protesta del sabato a Tel Aviv. Il momento delle trattative è delicato, ma il momentum che si respira è tangibile. Fonti anonime egiziane parlano di colloqui in corso al Cairo tra il Presidente al-Sisi e l'amministrazione americana. Punto da risolvere, i nomi dei prigionieri palestinesi da rilasciare, con Israele che avrebbe nuovamente rifiutato la scarcerazione di Marwan Barghuthi, politico del partito di Fatah, in carcere nelle carceri israeliane con accuse di terrorismo da decenni. L'autorità palestinese anche cerca di dimostrare di essere in grado di governare Gaza e lancia un'operazione militare dentro il campo profughi di Jenin in Cisgiordania contro la jihad islmica , uccidendone un suo comandante. Proteste di piazza sono state respinte a colpi di fucile contro i manifestanti. L'esercito israeliano continua a bombardare in Siria, circa 40 gli attacchi nelle vicinanze di Damasco. Il leader dei ribelli jihadisti Al-Jolani parla alla televisione siriana dicendo di non voler entrare in guerra contro Israele, ma che i bombardamenti devono cessare. Similmente apre uno spiraglio alla Russia di Putin per future relazioni diplomatiche, mentre alcuni degli aerei militari russi abbandonano le basi in territorio siriano.