Prima il vertice tra Italia, Francia e Germania, oggi a Parigi, al quale parteciperà anche il Commissario per gli Affari Interni dell’Unione Europea Avramopoulos, poi un dibattito in plenaria al Parlamento europeo in programma mercoledì a Strasburgo con i Presidenti di Commissione e Consiglio europeo Juncker e Tusk. Infine giovedì e venerdì il Consiglio di affari interni a Tallin in Estonia. L’agenda sull’emergenza migranti vede tre appuntamenti cruciali alla ricerca di una difficile soluzione. Così come delicata da percorrere è la strada del blocco dei porti alle navi straniere su cui si affaccia anche l’opzione Malta come una delle strade da battere. Quello di oggi, insomma, sarà un mini pre-vertice tra i responsabili degli Interni italiano, francese, tedesco il cui obiettivo è stabilire un approccio coordinato di sostegno a Roma nella gestione della situazione particolarmente difficile. A dirlo sono i numeri. Dal primo gennaio al 30 giugno i migranti sbarcati sulle coste italiane sono stati 83.360, più 18,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La linea che il Ministro italiano Marco Minniti esporrà è netta. Per fronteggiare l’emergenza sbarchi serve un protocollo di azione con regole più severe per le navi delle ONG straniere, ma anche un’equa distribuzione dei migranti che arrivano via mare, visto che gli accordi di ricollocazione finora in Europa sono rimasti lettera morta. Difficile dire se dall’incontro di oggi arriverà l’appoggio allo sblocco di fondi e l’impegno ad un lavoro comune in Libia e con i Paesi di origine in Africa. Forse sarà più facile ottenere un aiuto nelle operazioni di registrazione delle persone già presenti nel nostro Paese. Quello di Parigi, insomma, non sarà un appuntamento meramente interlocutorio alla luce di quanto detto dal Ministro estone Andres Anvelt che chiaramente ha spiegato che l’Italia a Tallin sarà ascoltata ma non arriverà alcuna risposta.