Il missile che ha colpito l'azienda agricola nell'est della Polonia sarebbe un S300 di fabbricazione russa e in dotazione alla contraerea ucraina. Ha ucciso due uomini di 50 e 60 anni che lavoravano in una società italo-polacca che affitta il terreno di un ex kolchoz per produrre grano e mais. Il cratere creato dall' esplosione è enorme così come impressionanti sono i trattori ribaltati nell'impatto. Anche il Presidente polacco Duda ha parlato di un incidente sfortunato legato al massiccio bombardamento di ieri su tutta l'Ucraina. Il colpo sarebbe dunque stato lanciato da Kiev per abbattere 1 dei 96 missili russi che hanno ulteriormente distrutto le infrastrutture elettriche ucraine lasciando inizialmente altri 7 milioni di utenti senza luce e con collegamenti internet instabili. Come conseguenza sia a Kiev che a Charkiv si sono vissute ore di blackout quasi totale. Quello di ieri sarebbe stato dunque un colpo della contraerea ucraina finito oltre confine, non di certo un attacco russo alla Polonia. La linea del Governo ucraino è che comunque tutto quello che accade è colpa della Russia che ha iniziato e continua questa guerra ingiusta e distruttiva. E le immagini che arrivano da Cherson, appena liberata, confermano quanto già visto in tutte le altre zone liberate del Paese. I russi prima di andarsene hanno minato tutto quello che potevano intorno alla città e degli artificieri sono già al lavoro per provare a bonificare quanti più ettari possibile ma è un lavoro lungo e delicato visto che in tutto il Paese sono circa 200.000 i chilometri quadrati da sminare. Così come sarà un lavoro lungo è costoso ricostruire il ponte Antonovsky chi sul fiume Dnipro che i russi hanno fatto esplodere per rallentare la controffensiva ucraina. Una distruzione metodica, implacabile, di lunga durata. Per altro iniziare la ricostruzione non è neanche possibile perché al di là del fiume ci sono ancora i russi pronti a colpire il nemico con i loro pezzi di artiglieria.