Eccola la squadra. La squadra di esperti della Aiea, arrivata in Ucraina per una missione davvero delicatissima che è l'ispezione all'interno della centrale di Zaporizhzhia. Sono 14 esperti, c'è anche una donna, guidati dal direttore della Aiea, Rafael Grossi. Ma c'è anche un italiano, è Massimo Aparo numero 2 del team. Ingegnere nucleare soprattutto tra i maggiori esperti al mondo di armi atomiche ha sempre gestito dossier molto delicati come quelli dell'Iran. Ma qual è l'obiettivo principale della missione? Intanto, reperire il maggior numero di informazioni sullo stato di salute proprio della centrale di Zaporizhzhia; per esempio, valutare se ci sono stati nel corso di queste settimane eventuali danni ma anche le condizioni di lavoro proprio all'interno degli operai dei lavoratori ucraini, fino a, ovviamente, rafforzare la sicurezza dell'impianto. Una missione che inizierà oggi e durerà fino a sabato 2 settembre. Ma dove ci troviamo? Siamo a sud-est del paese. Siamo nella piccola cittadina di Energodar ed è lì che ha sede la più importante centrale nucleare d'Europa tra le 10 più grandi del mondo. É operativa dal 1984 pensate che produce fino a 42 miliardi di kilowattora di elettricità. In sostanza, è pari a un quinto della produzione annuale di elettricità in Ucraina e soprattutto è formata da 6 reattori. Ovviamente, in questi lunghi mesi di guerra, c'è stata grande preoccupazione sul sito perché è stato il sito, l'impianto oggetto di diversi bombardamenti; il più preoccupante è avvenuto nella notte tra il 3 e 4 marzo e queste immagini che vi stiamo facendo vedere si riferiscono proprio a quella notte, a quel bombardamento. E fu in quelle ore che l'impianto passò nelle mani russe. Però, per fortuna, gli esperti hanno sempre escluso una fuga radioattiva ed è per questo che la missione dei tecnici della Aiea è importante perché si vuole, evidentemente, evitare un incidente nucleare ed una nuova Chernobyl.