Morte Masha Amini, Raisi: risposta decisa contro proteste

29 set 2022
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Chi ha preso parte ai disordini va affrontato con decisione, questa è la richiesta del popolo. A parlare il Presidente iraniano Ebrahim Raisi che interviene così sulla vicenda di Masha Amini, la 22enne di origine curda morta il 16 settembre, tre giorni dopo l'arresto da parte della Polizia morale per aver violato le regole sull'abbigliamento femminile, per non aver indossato il velo come imposto dal regime. "É una morte che ci addolora" ha detto ancora, aggiungendo che le indagini sono in corso ma nulla giustifica le proteste che sono diverse dalle rivolte, proteste guidate dagli Stati Uniti, secondo il Presidente ultraconservatore. Manifestazioni che vanno avanti da quasi due settimane, a Teheran sono rimaste abbassate le serrande di diversi negozi, sono migliaia le persone scese in strada, le donne che hanno tolto e bruciato il velo, altre hanno tagliato i capelli. La nazionale iraniana ha coperto la maglia durante l'inno prima di un amichevole. Proteste che la Polizia sta respingendo con forza, con gas lacrimogeni, idranti e cariche, sono decine i morti, migliaia gli arresti. Un'indagine indipendente sulla morte della 22enne e lo stop all'uso della forza da parte delle Forze dell'ordine è stata chiesta dall'Onu. Ad appoggiare la piazza di Teheran sono migliaia di manifestanti scesi in strada in diverse parti del mondo, tanti hanno tra le mani una ciocca di capelli tagliati, il simbolo di una protesta che non accenna a placarsi.

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