L’essenza di Israele: questo perde il mondo, nelle parole di cordoglio del Presidente Obama, che insieme agli altri leader internazionali, ognuno con la propria sfumatura, a questo mondo restituisce il profilo di Shimon Peres. Un uomo di pace la cui eredità sarà onorata: la speranza del Papa, che oggi ricorda l’incontro in Vaticano, la preghiera di pace con Abu Mazen e il Patriarca di Costantinopoli. Un’eredità che dovrà guidarci anche in futuro: l’auspicio del Segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon. Perdiamo un vero campione di pace e un’icona sul palcoscenico mondiale che mancherà per la sua incrollabile dedizione alla coesistenza in Medioriente, dichiarano i Presidenti della Commissione europea e del Consiglio europeo, Juncker e Tusk. Un visionario, un campione della difesa di Israele per Netanyahu, che di Peres fu avversario politico e che, nonostante ciò, gli riconosce oggi il merito di aver contribuito alla rinascita dello Stato di Israele. È stato un grande amico dell’Italia ma soprattutto della pace scrive Matteo Renzi, mentre il Capo dello Stato Mattarella ne evidenzia la determinazione, il coraggio, la passione, la lungimiranza. Un genio con un grande cuore, che usò le sue doti per immaginare un futuro di riconciliazione. Lo dice Bill Clinton, che oggi non può non ritornare agli Accordi di Oslo, ricordando quei giorni a Washington, quando i detrattori, i più benevoli, davano a Peres del sognatore. Istantanee, quelle storiche, del 1993, che tira fuori dal cassetto anche il Presidente palestinese Abu Mazen per salutare quello che definisce un coraggioso partner per la pace. Coraggio non da tutti condiviso, in Palestina, dove oggi in molti, al contrario, ricordano altri fatti: quelli di Qana, ad esempio, la morte dei 106 civili nel sud del Libano. La tv iraniana si spinge ben oltre, tornando su quel bombardamento e definendo Peres il macellaio di Qana. Un criminale che ha contribuito all’occupazione della Palestina afferma Hamas, aggiungendo “oggi siamo molto felici”. Ognuno restituisce al mondo il profilo di Shimon Peres, ognuno con la propria sfumatura, appunto.