“Non è preoccupato che questi continui richiami possano andare ad alimentare ulteriormente i movimenti contro l’Europa?”. “Se il prezzo da pagare per evitare di alimentare i movimenti anti-Europa e il mancato rispetto delle regole, allora a che serve essere in Europa? Il rispetto delle regole va a vantaggio dell’Europa, non è contro l’Europa e non è contro l’Italia. Un’Italia con riforme solide e meno debito sarebbe un’Italia più efficiente, più competitiva, più produttiva e più forte in Europa. Abbiamo bisogno dell’Italia nel cuore dell’eurozona. Cerco sempre di trovare una soluzione con l’Italia, ma queste soluzioni non possono stare nell’evitare le regole, che sono state decise da tutti e per tutti”. “Rispetto al suo Paese, rispetto alla Francia, Marine Le Pen, secondo gli ultimi sondaggi, sarebbe meno lontana dall’Eliseo. La preoccupa questa ipotesi?”. “Vedo i sondaggi, conosco il mio Paese e sono preoccupato della crescita dell’estrema destra populista, preoccupato di questo possibile exploit della Le Pen alle elezioni. Ma sono fiducioso che non ci sarà un 50 per cento dei miei cittadini da essere così pazzi da votare per la Le Pen, perché sarebbe una catastrofe per la Francia e per l’Europa. La Francia che esce dall’euro o che esce dall’Europa sarebbe senza dubbio la fine del progetto europeo”.