Svitlana Hryhorchuk, è una sindacalista dell'Unione Sindacale di Base di Napoli. E' Ucraina, e in queste ore concitate di angoscia profonda, sta cercando di aiutare le persone ad andare via dalla guerra. Non è facile, ci spiega che la benzina è razionata, che gli uomini arruolabili non possono uscire dal paese, e che spesso si arriva a piedi alla frontiera, con il pericolo di attacchi. "In questi giorni, sono venuti pure le persone che stavano chiedendo già asilo politico, e le dichiarazioni allora erano abbastanza pesanti. Mentre stavo chiedendo, come stanno i genitori, se li stava tutto sotto controllo, si mettevano a piangere. Naturalmente, dall'altra parte genitori dicono non tornate più indietro, perché non sappiamo che succede. La gente, si sta spostando più a piedi che con le macchine. A ogni macchina, danno non più di 10 litri di benzina". Ci si organizza come si può, con gruppi sui social di aiuto reciproco. "E' un'applicazione, che permette di vedere, se magari, nella posizione dove tu ti trovi, c'è qualcuno con la macchina che ha un posto, due posti e puoi spostarti. Naturalmente, il massimo che noi possiamo aiutare in rete, quello che diamo più indicazioni possibili, dove c'è qualcun altro che può dare una mano. Noi abbiamo ricevuto in queste ore, in ultime 20 ore, tante chiamate di badanti, che hanno i figli in Ucraina ,che magari pure chiusi in casa, hanno paura di uscire stanno aspettando la mamma. Una volta che escono, naturalmente, dall'altro lato ci sono volontari rumeni, anche polacchi che stanno cercando di dare una mano a prendere aereo, a prendere pullman". Lei stessa, ha i genitori lì e partirà per andare a prenderli alla frontiera. "Sono 20 ore di viaggio". Ha paura? "Visto, che comunque diverse ore, non ho dormito certo che paura ne ho. Però ho ancora più paura di non vederli più".