È il secondo week end consecutivo con decine di migliaia di manifestanti in piazza in molte città della Russia. Denunciano la corruzione al potere e chiedono la liberazione di Alexei Navalny, l'attivista in carcere da due settimane, oppositore del presidente Vladimir Putin. Sono già migliaia i dimostranti arrestati in tutta la Federazione, solo in queste ore. Tra loro anche la moglie del blogger Julia fermata a Mosca per la seconda volta in una settimana. La Russia sarà libera è uno degli slogan dei dimostranti che sono scesi in piazza nonostante le temperature molto rigide. A Vladivostok hanno danzato sulle acque ghiacciate del Golfo dell'Amur, a Ekaterinburg hanno cercato di raggiungere lo stadio Dynamo attraverso un lago gelato, a San Pietroburgo aa polizia è stata costretta a utilizzare gas lacrimogeni, a Mosca la manifestazione si sarebbe dovuta tenere in piazza Lubjanka, sede dell'ex KGB, ma la polizia ha chiuso 7 stazioni della metropolitana e le strade principali del centro. Navalny è stato arrestato per violazione dei termini della libertà vigilata Al suo ritorno dalla Germania dove era stato curato per l'avvelenamento con l'agente nervino nello scorso agosto del quale l'attivista considera responsabile Putin. Molte le accuse pendenti tra cui quella di frode per il presunto utilizzo per spese personali di 3,9 milioni di euro donati alla sua organizzazione anticorruzione. Pochi giorni dopo l'arresto, Navalny aveva pubblicato sul web un video inchiesta con più di 100 milioni di visualizzazioni su un lussuoso Palazzo sul Mar Nero che secondo il blogger apparterrebbe a Putin, il Cremlino nega che l'edificio appartenga al Presidente.