Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha definito "antisemita" la decisione della Corte Penale Internazionale (CPI) di emettere un mandato d'arresto nei suoi confronti per presunti crimini di guerra. La CPI accusa Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant di atti come omicidio e persecuzione, considerati parte di un attacco sistematico contro i civili a Gaza. Israele nega i crimini e respinge la giurisdizione della Corte. Intanto, il Senato USA ha bloccato tre risoluzioni per fermare la vendita di armi a Israele, evidenziando divisioni tra i Democratici.