Compatti si, anche se con qualche riserva. L'occidente, dopo l'omicidio Navalny, da una prova di forza nei confronti della Russia e, in un momento in cui il sostegno all'Ucraina vacilla, invia una serie di segnali importanti. Il primo, simbolico, con l'invito da parte di Roberta Metsola alla vedova Navalny perché parli al Parlamento Europeo in riunione plenaria. Il secondo, più concreto, con una raffica di sanzioni nei confronti della federazione. È il tredicesimo con un ulteriore giro di vite. Più specifici i provvedimenti da parte della Gran Bretagna che prende di mira i sei responsabili del carcere artico in cui è morto il dissidente russo. Ci sono poi gli Stati Uniti, ancora divisi sul finanziamento all'Ucraina, che però annunciano per venerdì un'altra serie di sanzioni molto pesanti contro Mosca. Certo, non mancano le voci del dissenso, come quella del leader dell'AFD, il partito di ultradestra tedesco, che ha definito questa iniziativa a sostegno di Navalny una "pagliacciata". L'interrogativo principale però resta. Come è morto Alexei Navalny? L'ultima ipotesi, rilanciata dal britannico Times, è quella di Vladimir Osech-kin, fondatore del gruppo per i diritti umani Gulagu.net, secondo cui il dissidente sarebbe stato ucciso con una tecnica tipica dei servizi sovietici: il pugno al petto che provoca un arresto cardiaco dopo una lunga esposizione al gelo. Il segno sarebbe stato descritto da un infermiere. Secondo Yulia Navalnaya, invece, il marito è stato ucciso dal micidiale agente nervino Novichok, già utilizzato in passato. E in questo caso i lividi sul corpo, sempre raccontati, mai documentati, sono compatibili con le convulsioni e il contenimento dei sanitari. Per sciogliere i nodi che gravano su un caso così intricato bisognerebbe procedere a un'autopsia, ma il carcere artico in cui è morto Navalny non ha consegnato il corpo ai suoi cari. Motivo per cui Lyudmyla Navalnaya, madre di Alexei, ha fatto ricorso alle autorità locali. L'udienza a porte chiuse si terrà nella struttura siberiana di Salekhard, il prossimo 4 marzo.