A Nazarè, Portogallo, il surfista autoctono Hugo Vau ha cavalcato l’indomabile Big Mama, una spaventosa onda oceanica di 35 metri d’altezza. In attesa delle misurazioni ufficiali, Hugo Vau ambisce a strappare lo scettro di re delle “big waves” al collega Garrett McNamara che detiene il record di 27,33 m conquistato nel 2011 sempre a Nazarè, tempio delle mareggiate più spettacolari e paradiso dei surfisti più impavidi. Dopo l’impresa, i riflettori di tutto il mondo sono stati puntati ancora una volta su Nazarè, piccolo centro costiero di soli 15mila abitanti, meta di un continuo pellegrinaggio di curiosi e appassionati del surf. L’onda gigante di Nazarè non si è formata casualmente ma, per quanto di dimensioni “mai viste prima” a detta dei locali, è prodotta da un “mostro” sottomarino: il canyon più profondo d’Europa. Questa spaccatura nel fondale di fronte a Nazarè corre per 230 km e si incunea negli abissi fino ad una profondità di quasi 5000 metri. Le correnti oceaniche, dopo una corsa indisturbata di migliaia di chilometri in mare aperto, non perdono di energia avvicinandosi alla costa come le onde su fondali “normali” ma si insinuano in questa “crepa”, accumulando ulteriore energia che esplode a fine corsa scontrandosi contro la costa, dalla quale emerge con onde di altezza e potenza “inarrivabili”. E fino al 17 Gennaio anche “inaffrontabili”.