Esprime rammarico per le vittime civili e mette in guardia contro i rischi di un'escalation in Libano, il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. La guerra tra Israele e Hamas e il possibile allargamento del conflitto nell'aria sono una delle principali preoccupazioni al palazzo di vetro delle Nazioni Unite, dove tra poco inizieranno i lavori dell'assemblea generale. L'ambasciatore palestinese all'ONU, Ryad Mansour, ha presentato all'assemblea generale una bozza di risoluzione che chiede a Israele di porre fine alla sua presenza illegale nel territorio palestinese occupato entro sei mesi, il documento fa seguito al parere consultivo espresso a luglio della Corte internazionale di giustizia, secondo la quale l'occupazione israeliana dei territori e degli insediamenti palestinesi sarebbe illegale. "Impunità per Israele vuol dire altri palestinesi uccisi, fa sapere il diplomatico palestinese, "bisogna che questo finisca, solo così si può aspettare un cambiamento sincero che porti alla pace" e poi sottolinea, "nessuna potenza occupante può avere un potere di veto sui diritti inalienabili delle persone". Sulla bozza si era già espresso l'ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite Danny Denon che aveva chiesto all'ONU di respingere categoricamente la vergognosa risoluzione di adottare un testo che condannasse Hamas, oltre a chiedere l'immediato rilascio di tutti gli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi. Matthew Miller, portavoce del dipartimento di Stato americano, rispondendo alle domande dei giornalisti sulle esplosioni in Libano, ha detto che i civili non dovrebbero essere presi di mira negli attacchi, ma membri delle organizzazioni terroristiche invece sono obiettivi legittimi. Gli Stati Uniti, fa sapere la portavoce della Casa Bianca, ritengono ancora che sia necessaria una soluzione diplomatica al conflitto in corso tra Israele e Hezbollah.