L'occasione è quella delle celebrazioni in memoria della rivoluzione ungherese del 1956. A parlare il primo ministro magiaro Viktor Orban. Le accuse sono dirette a Bruxelles, che secondo il leader di Fidesz, intende imporre un governo fantoccio, facendo riferimento, neanche troppo velatamente, al leader del partito di opposizione, Peter Magyar. Ma la reale minaccia alla sopravvivenza del governo di Viktor Orban arriva da dentro i confini ungheresi, perché secondo gli ultimi sondaggi dell'istituto demoscopico di Budapest, il partito d'opposizione guidato da Peter Magyar è in vantaggio su Fidesz, il movimento di Viktor Orban che governa il Paese da 14 anni. A Budapest l'anniversario della rivolta antisovietica è stato celebrato in due raduni contrapposti. Il primo ministro ungherese ha incontrato i suoi sostenitori al Parco Millenario, teatro delle lotte del '56, mentre il leader dell'opposizione arringava 10 mila persone in una piazza poco distante. Le posizioni del premier Orban, considerato tra i più stretti alleati della Russia, sono sempre più apertamente contro Bruxelles, nonostante il governo ungherese abbia assunto da luglio la presidenza del Consiglio dell'Unione Europea. Orban, da navigato populista, prova a tenersi stretto il suo popolo con la propaganda, mentre parla del conflitto tra Russia e Ucraina dice che Bruxelles vuole costringere gli ungheresi ad entrare in guerra e questo prosegue, rovinerebbe milioni di famiglie. Ancora una volta fa leva sulla paura per portare acqua al suo mulino, ma questa volta potrebbe non bastare.