"Grazie Papa Francesco". Un appello alla pace, alla altruismo, all'attenzione verso il mondo e alla costruzione di un futuro nella preghiera. Papa Francesco incontra gli studenti della rete nazionale delle scuole di pace in aula Paolo Sesto; con loro, con i giovani come sempre, sorride, scherza. Ma poi con serietà rivolge parole forti, importanti. "Pensate ai bambini che sono in guerra. Pensate ai bambini ucraini che hanno dimenticato di sorridere. Pregate per questi bambini, metteteli nel cuore. I bambini che sono in guerra. Pensate ai bambini di Gaza, metragliati, che hanno fame. Pensate ai bambini". Vi auguro di essere appassionati del sogno della Pace di esserne costruttori, artigiani, protagonisti di inclusione. Così Bergoglio ai 6mila giovani provenienti da 18 regioni diverse dell'Italia. A loro chiede di essere il vero esempio per il futuro, il motore del cambiamento. "In questo tempo ancora segnato dalla guerra, vi chiedo di essere artigiani della pace, nella società ancora prigioniera della cultura dello scarto, vi chiedo di essere protagonisti di inclusione. In un mondo attraversato da crisi globali, vi chiedo di essere costruttori di futuro, perché la nostra casa comune diventi luogo di fraternità". E poi, Papa Francesco cita il patto per il futuro in programma dell'incontro che si svolgerà settembre all'ONU. Ai ragazzi dice: c'è bisogno anche di voi.