Papa Francesco all'Angelus per dire, ancora una volta, cosa genera le guerre e da dove scaturisce l'orrore, parla della bambina di un anno e mezzo morta assiderata in Siria mentre il padre, che era in un campo profughi improvvisato, visti i problemi respiratori della piccola, cercava di portarla a piedi in un ospedale che era a due ore di distanza. Pensiamo alle guerre. Pensiamo alle conseguenze delle guerre. Pensiamo a quella bambina morta di freddo in Siria, l'altro ieri. Tante calamità, tante! Questo è frutto delle passioni e la gente che fa la guerra non sa dominare le proprie passioni, gli manca adempiere la legge. "Occorre aderire alla legge di Dio", spiega Francesco commentando il Vangelo del giorno, "non in maniera formale, ma accogliendola col cuore, come uno strumento di libertà, perché è dal cuore che nascono le azioni buone o cattive; e Gesù ricorda che non tutto quello che si desidera è bene, per esempio, è male l'omicidio, l'adulterio, il divorzio, i giuramenti". Accogliendo la legge di Dio nel cuore, si capisce che quando non si ama il prossimo, si uccide in qualche misura, se stessi e gli altri, perché l'odio, la rivalità e la divisione uccidono la carità fraterna, che è alla base dei rapporti personali.