I problemi al ginocchio non fermano il Papa che inizia il suo 39esimo viaggio internazionale, il quarto di quest'anno: dal 3 al 6 novembre, visita il Bahrein, nazione composta da 33 isole nel Golfo Persico. Un viaggio all'insegna del dialogo e della convivenza, così importanti in un periodo storico che copre, con pesanti nubi, l'orizzonte internazionale. E se il dialogo sembra non farsi ancora strada nella guerra in Ucraina, Francesco continua a proclamarlo, non esitando di andare in terre, per lui, insolite; come in questo paese musulmano dove i cristiani sono una piccola minoranza. Francesco ha spiegato così il senso di questo viaggio, invitando i fedeli ad accompagnarlo con la preghiera. "Sarà un viaggio all'insegna del dialogo; parteciperò, infatti, ad un forum che tematizza l'imprescindibile necessità che Oriente ed Occidente si vengano incontro per il bene della convivenza umana. Avrò l'opportunità di intrattenermi con rappresentanti religiosi, in particolare islamici. Chiedo a tutti di accompagnare con la preghiera perché ogni incontro e avvenimento sia un'occasione proficua per sostenere in nome di Dio, la causa della fraternità e della Pace di cui i nostri tempi hanno estremo e urgente bisogno". Quella nel Bahrein, sarà un'ulteriore tappa di un cammino di fraternità che intensifica i rapporti della Chiesa Cattolica con il mondo islamico, i suoi rappresentanti. Il titolo dell'incontro interreligioso a cui il Papa partecipa è Forum per il dialogo e la coesistenza umana tra Oriente ed Occidente. E nei 4 giorni in Bahrein, Bergoglio visiterà anche una moschea.