In un mondo colpito dalla pandemia, si rischia che, agli orrori che vengono compiuti lontano da casa, venga dato meno rilievo. Papa Francesco usa la sua voce e l'attenzione mediatica internazionale di cui gode l'Angelus domenicale, per tenere accesi i riflettori su quanto accaduto in Nigeria. Pochi giorni fa il rapimento di ben 317 ragazze portate via dal dormitorio del collegio in cui studiavano. Uccisioni e rapimenti di giovani si susseguono nel Paese che deve confrontarsi con il fondamentalismo dell'organizzazione terrorista islamica di Boko Haram, il cui nome vuol dire: "l'istruzione occidentale è proibita". Unisco la mia voce a quella dei vescovi della Nigeria per condannare il vile rapimento di 317 ragazze, portate via dalla loro scuola. Francesco parla anche delle malattie rare, nella giornata ad esse dedicata e in particolare dei bambini che ne soffrono. Preghiamo per tutte le persone che hanno queste malattie rare, specialmente, preghiamo per i bambini che soffrono, fare sentire la carezza nell'amore di Dio, la tenerezza. Venerdì Papa Bergoglio parte per il suo primo viaggio in tempo di pandemia, viaggio significativo e difficile che lo vedrà visitare in Iraq anche le città che furono il centro dello stato islamico. L'Isis.