L'intervista di Sky TG24 alla vice ministra Esteri di Kiev

23 mag 2022
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"Allora non siamo, come dire, dei ladri. Non vogliamo scappare dalla porta sul retro per buttarci nelle braccia dell'Unione Europea. Assolutamente no. Quello che noi vogliamo fare è rispettare un accordo firmato ormai anni fa. Noi non stiamo competendo per avere procedure esclusive per noi. Semplicemente pensiamo di avere diritto ai nostri diritti. Ovvero poter far parte della famiglia europea. Perché avevo già fatto molto. C'è una preparazione tecnica per diventare appunto uno Stato candidato. E noi combattiamo per i valori europei. Guardate questo sentimento è veramente molto forte. Se chiedete agli ucraini, come percepite questa guerra, per cosa combattete? Io sono certa che la maggior parte dei cittadini vi dirà: io combatto per il mio futuro europeo. Non vogliamo essere resti e briciole della Russia". E cosa può fare l'Italia per aiutare ancora di più l'Ucraina? "Il governo dell'Italia sta facendo veramente un gran lavoro. Sono molto sincera nel dire questo. Vi ringrazio. E devo dire che il Primo Ministro Draghi e poi il Ministro Di Maio penso che veramente stiano facendo qualcosa di fortissimo per noi, per il supporto, l'assistenza, a livello di pressione politica sulla Russia. Nel senso che spiegano cosa vuol dire questa guerra, spiegano anche quali sono le nostre e anche le vostre idee europee, l'integrazione europea, le aspirazione dell'Europa. In poche parole noi non chiediamo l'aiuto solo all'Italia. Questo è un approccio che abbiamo con qualsiasi altro Paese. Si tratta di armi, come appunto diceva il Ministro. Vede l'unico modo in cui è possibile vincere purtroppo è il campo di battaglia perché la Russia non entra in negoziati, non tratta, non vuole in questo momento risolvere la guerra. Il loro potenziale militare è ancora fortissimo. Poi secondo punto: le sanzioni. Guardi, allora, l'embargo energetico deve essere portato avanti. Deve. Perché fin dall'inizio della guerra la Federazione Russia ha guadagnato qualcosa come €63 miliardi per poco più di due mesi di guerra per le loro esportazioni di combustibili fossili. Ogni giorno l'Europa paga €600 milioni alla Russia. È una somma di denaro enorme. Questo non indebolisce la Russia. La Russia ha ancora molto denaro, ha ancora molta capacità, e ancora molta voglia, ahimè, di uccidere cittadini ucraini". La proposta di pace presentata dall'Italia. Lei ha già sottolineato che bisogna però rispettare quella che è l'integrità territoriale del suo Paese. Ma che cosa ne pensa del piano italiano? "Qualsiasi piano, qualsiasi trattativa, mediazione di altri Paesi tutto questo è benvenuto. Noi ringraziamo l'Italia perché l'Italia ha realizzato il tentativo di arrivare a una soluzione. Ma dobbiamo anche avere una conoscenza molto molto profonda, conoscere anche il contesto di dove si trova, di come è l'Ucraina in questo momento. Quindi qual è l'interesse, qual è il costo appunto per i cittadini dell'Ucraina? Bisogna trovare appunto una soluzione veloce. La Crimea è in Ucraina, il Donbas è in Ucraina, il resto dei territori occupati sono appunto in Ucraina. Questo bisogna riconoscerlo. Non può essere questo un prezzo da pagare. Tutta l'architettura di sicurezza in Europa, ripeto qualsiasi accordo a riguardo, deve essere basato sulla garanzia di sicurezza per il mio Paese".

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