Meno vincoli sugli aiuti di Stato e futura istituzione di un Fondo Europeo per gli investimenti. Questa la proposta della Commissione Europea, che dovrebbe consentire all'Europa di contrastare il piano americano anti-inflazione. Poiché quest'ultimo rischia di attrarre oltreoceano molte industrie europee, attirate dagli aiuti del governo USA, i settori produttivi verdi, l'Europa deve correre ai ripari. I capi di governo ne parleranno la prossima settimana durante il Consiglio Europeo, ma le ricette proposte sono due: la prima, caldeggiata da Germania e Paesi nordici, prevede più aiuti di Stato di ogni membro UE alle proprie industrie verdi; la seconda, preferita tra gli altri dall'Italia, è la creazione di un nuovo strumento di debito comune europeo, cui gli Stati possano attingere. Gli aiuti di Stato, infatti, favorirebbero i Paesi che hanno un debito basso e quindi, soldi da dare alle imprese e sfavorirebbero quelli con debito alto come il nostro, creando uno squilibrio. La presidente della Commissione Von der Leyen ha, come spesso capita, favorito la prospettiva tedesca, precisando però che bisogna garantire parità di condizioni e non squilibri, all'interno dell'UE. Per un periodo di tempo, che ci si aspetta di un paio d'anni, i Paesi potranno dare aiuti diretti ad alcuni settori produttivi, in linea col Green Deal. I Paesi che non hanno margini di bilancio potranno invece attingere ai 250 miliardi di euro avanzati dal Recovery Fund. In prospettiva, propone la Commissione, si lavorerà sul prossimo bilancio europeo per trovare altri sovvenzionamenti e si organizzerà un fondo comune europeo, solo per i progetti transfrontalieri. Ora la proposta verrà analizzata, discussa e modificata dai capi di Stato e di governo, che daranno mandato poi alla Commissione di presentarne un'altra, entro metà marzo.