La stampa francese lo definisce un terremoto per la quinta Repubblica, l'ex Presidente Nicolas Sarkozy, condannato a 3 anni di prigione di cui due con la condizionale nel quadro del processo sul cosiddetto scandalo delle intercettazioni. Corruzione, traffico di influenze sulle accuse costate Sarkozy, una sentenza di primo grado che non ha precedenti nella storia recente della politica d'Oltralpe. La decisione arriva dal tribunale correzionale di Parigi, i magistrati hanno adottato pene equivalenti per gli altri due imputati, Thierry Herzog, avvocato personale di Sarkozy, nonché suo intimo amico e l'ex Magistrato della Corte di Cassazione Gilbert Azibert. I 3 hanno annunciato la volontà di fare appello. Tutti gli imputati hanno accolto in un silenzio siderale le parole del giudice che ha definito particolarmente gravi le azioni proprio perché messi in atto da esponenti di primo livello della vita democratica del paese. Sarkozy è riconosciuto colpevole di avere corrotto, in sintonia con l'avvocato Herzog, il Magistrato Azibert per ottenere informazioni confidenziali sul proprio dossier già nelle mani della Magistratura nell'ambito delle indagini sullo scandalo Bettencourt, l'ex Presidente della Repubblica aveva promesso al Magistrato una posizione di prestigio a Monaco in cambio di elementi utili ad insabbiare le indagini sul finanziamento della sua campagna presidenziale del 2007.