"Per fare una frittata bisogna bruciare dei pneumatici". Scritto sul muro del Parlamento Europeo lo slogan ha fatto da sfondo alle proteste degli agricoltori a Bruxelles giovedì. Cinto da 1300 trattori arrivati da tutta Europa, il quartiere istituzionale della città è diventato il teatro della rabbia degli agricoltori contro le istituzioni europee. "Dico che siamo europeisti perché qualcuno mi dice: ma voi siete conto l'Europa, no, noi stiamo vivendo una Europa che in questi termini non ci soddisfa". Mentre i leader dei 27 Paesi membri si riunivano dentro al Consiglio Europeo la protesta esplodeva tra lanci di petardi e falò. Il movimento può però intanto dire di aver ottenuto i primi risultati al termine del Consiglio Europeo la Presidente della Commissione Ursula von Der Leyen ha garantito che collaborerà con i Governi nazionali per gestire la crisi e ha assicurato di voler snellire la burocrazia europea così impopolare tra gli agricoltori. E mentre la situazione a Bruxelles è questa, dalla Francia arriva la notizia che gli agricoltori sospendono le proteste dopo 10 soddisfatti dalle misure messe in campo dal Governo che ha deciso di annunciare nuovi aiuti alla categoria e in particolare, la novità più importante, di scrivere nella legge la sovranità alimentare francese.