Proteste Iran, una lunga storia di rivolte

05 dic 2022
Dettagli

In principio fu Khomeini: il grido Allah Akbar, Dio è grande, nel 1978, riecheggiava nelle strade di Teheran dove centinaia di migliaia di manifestanti erano scesi contro il regime repressivo dello scià Reza Pahlavi. L'Impero Persiano, riportato in vita dopo il colpo di stato contro il premier Mohammad Mossadeq, avvenuto nel '53, era divenuto sempre più violento e una gran parte la società non solo religiosi ma anche riformisti addirittura marxisti si era unita alla rivolta che portò all'istituzione della Repubblica Islamica nel 1979. Da quel momento, però, l'Iran non diventa un regime monolitico, come molto spesso, viene descritto con pigrizia dai media occidentali. Per certi versi, la rivoluzione fa parte della cultura persiana che, non a caso, nel XVI secolo, scelse l'Islam. Ma della confessione sciita duodecimana: cioè, minoritaria, ribelle. E coerentemente, l'Iran, dopo la rivoluzione, ha una storia segnata da continue spinte riformiste, controriforme e rivolte; anche dopo la presa del potere da parte degli Ayatollah, la Repubblica Islamica ha vissuto frequenti proteste, e avvenuta anche in momenti in cui sembrava che l'ala progettista avesse preso il comando. Il 18 luglio, la prima protesta consistente contro il regime, avviene appena 20 anni dopo la rivoluzione di Khomeyni. Al potere riformatore Mohammad Khatami, chiamato con una certa fretta il Gorbaciov iraniano. Non era così; è con lui che avviene la chiusura del giornale progressista Salam da parte dei guardiani della Rivoluzione. Dopo altri 10 anni, siamo nel 2009; è la volta dell'Onda Verde, il colore del candidato alla presidenza Mir-Hosein Musavi, contrapposto all' ultraconservatore Mahmud Ahmadinejad. Le accuse dei manifestanti sono di brogli anche qui. La rivolta è repressa nel sangue. Come anche il tentativo di due anni dopo, sulla scorta delle primavere arabe, di portare una svolta democratica alla risposta del regime di organizzare contromanifestazioni di segno conservatore guidate dai temuti basici e di schierare gli agenti antisommossa spalleggiati dai miliziani. Nel 2018, la piazza si riempie nuovamente. In questo caso, lo protesta anti-regime prende il via dal carovita e dalle mancate riforme economiche. Nonostante i motivi sono diversi rispetto alle precedenti ondate, le manifestazioni dilagano nel Paese: sembra possa essere la svolta ma ancora una volta il regime ha il sopravvento. Finché oggi, sono le donne a guidare le manifestazioni a seguito della morte di Mahsa Amini. La risposta degli Ayatollah è prima violenta, poi sembra accogliere alcune istanze della protesta, sciogliendo la polizia morale. Difficile capire se sia la svolta, quel che è certo è che, in ogni caso, gli iraniani continueranno a scendere in piazza.

Guarda Altri
Inghilterra, migranti in barca lungo il Canale della Manica
00:01:00 min
14 video
Generazione AnZia
Indonesia, almeno 15 morti per le inondazioni
00:01:00 min
Kharkiv, droni russi causano incendi in città
00:01:00 min
Usa, Biden assegna la medaglia della libertà a 19 persone
00:01:00 min
Guerra in Ucraina, Zelensky: presto nuova offensiva russa
00:01:47 min
Guerra Medioriente, mediatori riuniti al Cairo per tregua
00:01:26 min