Le protezioni sono state montate all'alba, alla vigilia di un nuovo, temuto weekend di manifestazioni a una settimana da quella scritta razzista che aveva vandalizzato la statua di Winston Churchill. Così questa volta Londra è corsa ai ripari, impacchettato il Primo Ministro che portò alla vittoria nella seconda guerra mondiale, impacchettato il monumento ai caduti della prima guerra mondiale. Protezioni come queste vengono montate ogni volta che c'è una manifestazione imponente, proprio per evitare atti vandalici, sottolineano dall'entourage di Sadiq Khan, che ricordano come la stessa cosa, ad esempio, fu fatta quando sindaco di Londra era Boris Johnson. Ma è evidente che con il precedente di una settimana fa e con l'atmosfera che si vive ora nel Paese, l'effetto di queste protezioni è decisamente maggiore e sicuramente simbolico. Nella capitale Le proteste continuano, Ma vista l'annunciata presenza di gruppi di estrema destra, gli account ufficiali del movimento anti razzista hanno chiesto di non partecipare alle manifestazioni del weekend. Lo stesso appello, rivolto dal sindaco di Londra e dal Primo Ministro. Un appello e un messaggio che in molti hanno raccolto, complice anche la pandemia. Come Rosy, 27 anni, "l'estrema destra", ci dice, "porta un messaggio d'odio che non ha niente a che vedere con le nostre proteste. Non c'è rabbia, la rabbia è uno spreco di energia e su cosa chiedere, non ha dubbi: istruzione. Perché la situazione qui nel Regno Unito, è ben diversa dagli Stati Uniti. Toby, 35 anni, ne è convinto. Il classismo oscura e ingloba anche il razzismo istituzionale. Se tu sei in basso, scandisce Toby, quelli che stanno ai vertici non vogliono sapere nulla di te. Di certo non vogliono vederti salire la scala sociale. Storia e società, richiesta di cambiamento è forte, l'evoluzione può essere solo condivisa, ma ricette facili non ce ne sono.