Strette di mano, cerimoniale amichevole e visita nel cosmodromo di Vostochny, il Presidente russo Vladimir Putin ha incontrato il Leader nordcoreano Kim Jong-un al centro spaziale siberiano, un luogo per nulla casuale. Dal bilaterale la conferma della collaborazione strategica per i due Paesi. Mosca intende portare a casa munizioni, proiettili per il fronte ucraino e mezzi di ricambio per i carri armati danneggiati dalla Resistenza di Kiev. In cambio fornirà al Leader nordcoreano know-how tecnologico per sviluppare i settori spaziali militari, supporto energetico e alimentare, oltre ad una rinnovata alleanza in funzione anti-sanzioni. Durante il colloquio di quattro ore, tra visita e banchetto, Kim ha assicurato che la Corea del Nord sarà sempre al fianco della Russia nella lotta contro l'imperialismo, e per la costruzione di uno Stato sovrano, riferendosi al Ucraina. "Abbiamo discusso a fondo della situazione politica internazionale, e abbiamo parlato di un ulteriore rafforzamento della cooperazione strategica per difendere la sicurezza e per creare un ordine affidabile del mondo, sia nella nostra regione, che in tutto il mondo". Putin, dal canto suo, ha confermato che ci sono prospettive per una cooperazione in campo militare tra i due Paesi, ricordando l'amicizia che lega Russia e Corea del Nord da 75 anni di relazioni diplomatiche. "L'Unione Sovietica fu la prima a riconoscere la Repubblica Popolare Democratica di Corea. Sono state basate già nel 1945, quando i soldati coreani e sovietici insieme sconfissero quelli giapponesi. E oggi siamo ancora uniti da ottimi rapporti di buon vicinato e di cooperazione". Il brindisi finale suggella gli accordi, noti e meno, e manda un segnale chiaro al mondo intero.