Lo ripete più e più volte, operazione militare speciale in Donbass, come se il conflitto in Ucraina improvvisamente si fermasse a quei confini. Vladimir Putin è sul palco del Forum Economico di San Pietroburgo e gioca quindi in casa. Di fronte a lui c'è quella parte di mondo che non si è schierata contro la sua Russia e dunque le parole che pronuncia, senza sottolineature, potrebbero essere il preludio qualcosa di più rispetto al invettive che contemporaneamente lancia contro l'occidente, perché Putin parla solo della regione che è stata, già in larga parte, occupata dalle sue truppe evitando di espandere la sua operazione militare speciale, ovvero la guerra, al resto dell'Ucraina almeno a parole. Parole che per il resto assumono i toni minacciosi consueti, con attacchi frontali a quell'Europa che considera succube degli Stati Uniti. "Stanno pagando un prezzo e non serve mostrarsi uniti perché L'Unione Europea ha perso sovranità economica e politica." Ma non solo, Putin alza il tiro anche sulle sanzioni parlando di tentativo fallito di distruzione dell'economia russa, affermando inoltre come l'era dell'ordine unipolare sia finita accusando gli Stati Uniti di stare attenti solo ai loro interessi. "In Occidente si parla di inflazione e si parla di inflazione causata da Putin, di aumenti dei prezzi causati da Putin, ma se capite bene cosa voglio dire questa operazione militare speciale nel donbass non ha nulla a che vedere con l'aumento dei prezzi e dell'energia e delle derrate alimentari in Europa." La Russia di Putin guarda, insomma, sempre più ad Oriente anche se il Presidente russo afferma di non aspettarsi che la Cina accompagni sempre Mosca, definisce comunque Xi Jinping come un amico in tutti i sensi. Il Presidente cinese contraccambia, spiegando che le relazioni tra Russia e Cina stanno vivendo un buon momento e chiudendo il suo inciso con un laconico, in tutti i campi.