È un Putin combattivo che riafferma uno dei suoi temi favoriti quello che ha parlato collegandosi con un forum economico parallelo a Davos cui partecipano Paesi dell'ex Unione Sovietica. L'attacco, senza citarli direttamente, è agli Stati Uniti d'America. "Nessun gendarme mondiale può fermare i Paesi del mondo che vogliono seguire una politica indipendente", ha detto il Capo del Cremlino. "Sempre più Paesi vogliono avere una politica autonoma e nessun gendarme mondiale sarà in grado di fermare questo processo globale naturale. Non ci saranno forze sufficienti". L'idea di Putin quindi è quella del Paese che si ribella alla supremazia della grande potenza. Visione in parte condivisa anche da Pechino che da settimane parla di "un mondo che deve essere multipolare con nuovi assetti di potenza". Il problema però, si fa notare qui a Bruxelles, è che la politica indipendente della Russia è stata quella di invadere un Paese sovrano, di distruggerne le città e di massacrare migliaia di persone. Per questo l'Europa sta pensando, oltre alle sanzioni, a confiscare i beni già congelati degli oligarchi russi. "Questo è un furto" ha commentato Putin "e in genere quando uno ruba qualcosa non finisce mai bene per il ladro" ha aggiunto. In effetti nonostante la Commissione Europea abbia dichiarato di voler usare i beni sequestrati per aiutare gli ucraini molti Paesi europei hanno dubbi che sia giuridicamente possibile ed accettabile. Un argomento in più da discutere nel Consiglio Europeo tra Capi di Governo che si aprirà lunedì prossimo.