É un inizio d'autunno difficile per il Regno Unito, scosso negli ultimi giorni, anche dal crollo verticale della Sterlina nei confronti del Dollaro e dall'intervento d'urgenza della Banca d'Inghilterra che ha iniziato a comprare debito per 65 miliardi di sterline, per proteggere dell'insolvenza i fondi pensione, costretti a fare i conti con l'impennata dell'inflazione e dei tassi. In forte difficoltà, anche il mercato dei mutui, con centinaia di prodotti ritirati proprio a causa del forte clima di incertezza che si respira nel Paese. Il crollo della Sterlina è attribuito dagli analisti alla manovra finanziaria, il cosiddetto mini budget che abbassa di un 5% le tasse ai super ricchi, dal 45 al 40%, e che, nelle intenzioni del Governo, dovrebbe favorire la crescita ma che, secondo i detrattori, ha innestato una spirale inflazionistica che sta mettendo a rischio le finanze pubbliche. Con l'inizio di Ottobre, milioni di britannici devono fare i conti anche con bollette che rischiano di strangolarli: l'ultimo rincaro, il quarto in un anno, aumenta i prezzi di un altro 27% portando la media da 1971 sterline a 2500 l'anno, circa 2800 euro. Il Governo ha fissato a questa cifra il tetto massimo di spesa, ma, il cosiddetto Price Cap non riguarda aziende ed esercizi commerciali. Molti pub inglesi sono in forte sofferenza e rischiano la chiusura. E non si arresta l'ondata di scioperi. In queste ore, incrociano nuovamente le braccia i lavoratori del settore ferroviario; uno stop che rischia di creare problemi anche all'annuale conferenza del partito conservatore, prevista quest'anno a Birmingham, da Domenica a Mercoledì. Tra i primi a parlare, Lunedì pomeriggio, il ministro delle finanze Kwasi Kwarteng la cui poltrona, a 3 settimane dallo insegnamento, già scotta. Nonostante il nuovo esecutivo sia stato sommerso dalle critiche per la manovra finanziaria anche in maniera irrituale dal Fondo Monetario Internazionale che teme un rischio contagio, il primo ministro, Liz Truss, ha ribadito di non essere disposto a fare un passo indietro e che le misure messe in campo sono quelle giuste per permettere al Paese di tornare a crescere. In molti pensano però che accadrà l'esatto contrario.