E' uno dei musei più importanti del pianeta, e secondo più visitato d'Europa dopo il Louvre. Le inestimabili opere d'arte racchiuse come in uno scrigno nei Musei Vaticani sono rimaste, quasi fossero silenziosamente avvolte nel mistero, per quasi tre mesi senza visitatori. Erano oltre sei milioni e mezzo in un anno, ma dal primo giugno si rianimano i grandi saloni e le biglietterie. Ma non tutto è rimasto fermo. Durante la chiusura sono proseguiti i restauri, che hanno permesso nuove scoperte, come spiega la direttrice dei musei, Barbara Jatta, che parla di un rinnovato spirito di condivisione delle opere d'arte. Condivisione del patrimonio universale, straordinario di storia e di arte e di fede che preservano da secoli. Riapriranno con tante novità, come questa che è dietro le mie spalle, il restauro del Salone di Costantino, la quarta e grandiosa sala delle Stanze vaticane di Raffaello. Riapriranno con delle novità emerse da questo restauro, la figura della Iustitia e della Comitas, che il restauro ha testimoniato essere di mano del grande e del Divin pittore Raffaello Sanzio. Gli ingressi causa coronavirus saranno contingentati unicamente con prenotazione online, resa però gratuita, mascherine da indossare durante tutta la visita, distanze di un metro tra le persone. Le persone che entrano nel museo saranno sottoposte al controllo della temperatura con gli appositi termoscanner, dovranno essere indossate le mascherine e si dovranno igienizzare le mani con il gel idro-alcolico disponibile. E, naturalmente, nessun assembramento consentito, nemmeno davanti ai capolavori.