Storico incontro a rischio. Kim Jong-un potrebbe non presentarsi all’atteso vertice del 12 giugno con il Presidente americano Donald Trump se gli Stati Uniti continueranno a chiedere di rinunciare unilateralmente alle armi nucleari. Nuova dura dichiarazione del Vice Ministro degli Esteri nordcoreano Kim Kye-gwan, che accusa l’America di nutrire sinistre intenzioni sui colloqui. Dietro il rinnovato irrigidimento di Pyongyang, fanno sapere i media di regime, le recenti affermazioni del neo consigliere per la Sicurezza nazionale, il falco John Bolton che sulla Corea del Nord vorrebbe seguire il modello libico sul disarmo nucleare. Una scelta che il regime di Kim Jong-un, visto il tragico destino toccato alla leadership libica, non seguirà mai. Il Paese, fa sapere l’agenzia di stampa di regime, non rinuncerà mai al nucleare in cambio di aiuti economici e interscambio con gli USA. In altri termini, il modello denuclearizzazione stile Libia è inaccettabile. A conferma che il clima nella penisola coreana sia nuovamente cambiato, la cancellazione del summit tra Kim Jong-un e il Presidente sudcoreano Moon Jae-in, i quali, dopo lo storico incontro alla fine di aprile, ne avevano pianificato un altro al confine nella Casa della Pace; incontro che, secondo l’agenzia di stampa Yonhap, altro organo di informazione di regime, è stato cancellato nelle stesse ore in cui è arrivata la conferma di nuove esercitazioni militari congiunte tra Stati Uniti, Corea del Sud e i suoi alleati nella penisola.