Vadim Kobzev, Alexei Liptser e Igor Sergunin, eccoli di fronte alla Corte che sta per emettere una sentenza ampiamente prevista. Una condanna per estremismo che li costringerà nelle carceri russe a pene di 3 e 5 anni di reclusione. Una sentenza ovvia dato che i tre sono gli avvocati che hanno difeso Alexei Navalny, il più grande oppositore di Putin, morto in carcere mentre scontava una pena simile. Dopo la schiacciante vittoria alle urne, insomma, il Presidente Putin sembra intenzionato a regolare tutti i conti in sospeso con quel che resta dell'ineffabile opposizione russa. Liptser, Sergunin e Kobzev sono stati arrestati nell'ottobre 2023, accusati di aver trasmesso a Navalny informazioni che gli avrebbero consentito di pianificare, preparare e commettere crimini estremisti. Dopo la prima udienza, il 12 settembre, tutti i procedimenti si sono svolti a porte chiuse. E se sul fronte interno prosegue la resa dei conti anche su quello estero Mosca continua a ricevere conferma della sua leadership. Il Presidente iraniano Masoud Pezeshkian è infatti giunto in visita nella capitale della Federazione, accolto dal ministro dell'energia e non da Putin. Un segnale chiaro. L'asse con Teheran è importante ma la Repubblica islamica, che pure rifornisce la Russia con i micidiali droni Shahed è in affanno e in questa fase più interessata lei a mantenere rapporti cordiali con Mosca che non viceversa. Anzi quel che è accaduto in Siria dimostra come la Russia abbia perso interesse allo scenario mediorientale. Perché al di là di tutto Mosca si sente di essere a un passo dal chiudere la pratica Ucraina. La Presidenza Trump punta a una conclusione rapida del conflitto. Le truppe russe stanno avanzando nel Donbas e hanno ridotto a una minuscola enclave la presenza ucraina nel Kursk. A dare man forte a questa sensazione anche la notizia che Kiev ha dato il via a una operazione per arrestare i renitenti alla leva. La guerra forse non ha piegato la volontà degli ucraini a opporsi, però è una fornace che sta bruciando troppe vite da troppo tempo e la speranza che si assottiglia ogni giorno di più.