Bratislava incorona Robert Fico, filo putignano. A Varsavia un milione di persone scende in piazza per sostenere Donald Tusk che invece è filo Zelensky. Certo, la storia è ancora tutta da scrivere. Sono Paesi diversi, realtà che hanno in comune solo di trovarsi a est e l'essere stati membri del Patto di Varsavia. D'altronde l'ex Premier slovacco ha si vinto le elezioni ma deve ancora formare il Governo e sembra non sarà impresa facile. In Polonia si andrà a votare tra due settimane, chissà se anche lì funziona il vecchio detto piazze piene urne vuote. Però non può non colpire che lo stesso giorno giungano dai due Paesi indicazioni così contraddittorie e che il convitato di pietra, cioè l'Ucraina, sia un nodo. Ma andiamo per ordine. In Slovacchia dopo una campagna elettorale molto aggressiva si è imposto Robert Fico. Un tempo comunista, da Premier era stato filo occidentale, pro Europa e ricevuto con tutti gli onori anche Washington, salvo poi essere defenestrato nel 2018 a seguito di imponenti proteste provocate da inchieste giornalistiche in cui si denunciavano affari piuttosto loschi e il finanziamento da parte degli oligarchi. Peraltro l'autore di questi scoop giornalistici, Jan Kuciak, è stato misteriosamente ucciso. Nonostante ciò Fico riappare sulla scena politica con un'altra versione dichiaratamente pro Russia, anti gay, anti immigrazione e soprattutto nettamente contro la fornitura di armi a Kiev. In Polonia invece la questione è ancora più intricata. Il leader dell'opposizione, l'ex Presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, ha portato in piazza un milione di persone. Ha criticato l'attuale Premier Mateusz Morawiecki per aver pugnalato alle spalle l'Ucraina tra grano e armi, anche se in passato l'attuale Capo del Governo era stato in prima linea per il sostegno a Kiev. Ha cambiato idea per fini elettorali, lo accusa l'opposizione, e Tusk si è infilato nel varco. Insomma guardando a est viene da citare il motto di Mao: Grande è la confusione sotto il cielo e questo è bene. Per chi, basta un piccolo indizio. Siede al Cremlino.