Un raptus. Potrebbe esserci banalmente questo, dietro alla scia di sangue e morte, che giovedì sera intorno alle 18, ha raggelato Keyham, quartiere popolare di Plymouth, nel sud-ovest dell'Inghilterra. Un uomo tutto vestito di nero, come hanno raccontato testimoni, ha aperto il fuoco improvvisamente, sparando a casaccio in strada, la più grave sparatoria nel Paese dal 2010. Sei i morti: un uomo, un bambino di meno di dieci anni e poi, due donne, un'altra ancora, è deceduta poco dopo essere stata portata in ospedale, infine lui l'aggressore, Jake Davison, che si è tolto la vita. 23 anni, era originario di Phoenix, Arizona, negli Stati Uniti. Sul suo profilo Facebook, si definiva un sostenitore di Donald Trump. È stato terribile, hanno raccontato alcune persone. Prima si sono sentite le urla e alcuni spari, tre o quattro, poi un uomo armato ha fatto irruzione all'interno di una casa, aprendo ancora il fuoco. Dopodiché è uscito e ha iniziato a sparare a casaccio. Uno scenario anormale, commento questo giovane. Massiccia la risposta da parte della polizia, intervenuta con agenti armati e paramedici. A lungo l'area è stata transennata, sebbene il pericolo fosse cessato. Agli abitanti del quartiere, è stato chiesto di non uscire dalle loro abitazioni. Le circostanze, non sono ancora del tutto chiare e le informazioni fornite dalla polizia locale, alcune ore dopo i fatti, sono frammentarie. Di certo si sa, che la pista investigativa, non è quella di una qualche matrice terroristica. La Ministra dell'Interno, Priti Patel, ha assicurato vicinanza alle persone colpite, tutto il sostegno necessario, alla Polizia della Contea del Devon.