Salvador Rolando Ramos era un ragazzo solitario, che negli ultimi tempi era diventato sempre più violento e soprattutto, ossessionato dalle armi. Familiari e amici descrivono così il 18enne autore della strage della Robb Elementary School in Texas. Ramos aveva una vita familiare piuttosto travagliata: cresciuto senza il padre, si era trasferito qualche mese fa dalla nonna, la prima a essere stata colpita dalla sua furia, che adesso versa in gravi condizioni. Fino ad allora, il killer abitava con la madre, una donna con gravi problemi di tossicodipendenza, con cui gli scontri erano diventati la norma. Ramos lavorava da Wendy's, una catena di fast food americana poco lontana dal luogo della strage. Secondo i racconti, Ramos è stato bullizzato da bambino a scuola, per un problema di balbuzie. Frequentava a singhiozzo la scuola superiore, i suoi compagni lo descrivono come un ragazzo che aveva iniziato a comportarsi in maniera sempre più inquietante, si feriva al volto con un coltello, e aveva iniziato a girare di notte in macchina con un altro ragazzo, vandalizzando auto e sparando con la pistola a pallini. Sui social media, il killer pubblicava foto di armi automatiche dicendo che erano nella lista dei suoi sogni, fino a quando quattro giorni fa, poco dopo aver compiuto 18 anni, ha pubblicato la foto delle armi, poi usate per la strage. Spuntano anche tracce di una chat con una ragazza conosciuta in rete, in cui faceva riferimento al suo piano.