Sono le 18:30 a Creteil, un piccolo comune a sud di Parigi, vicino all’aeroporto di Orly. Un uomo alla guida della sua auto cerca di investire i fedeli davanti alla moschea, poteva essere una strage. Per fortuna, nessuno rimane ferito. La polizia, subito accorsa sul luogo per mettere in sicurezza la zona, spiega che l’assalitore ha colpito più volte i paletti e le barriere poste a protezione dell’edificio ma, non riuscendo a superare gli ostacoli, ha continuato la sua corsa. Gli agenti lo arrestano poco dopo a casa sua. Di origini armene, non ha opposto resistenza. Negativo ai test su droghe e alcol, avrebbe agito, secondo quanto riporta il quotidiano Le Parisien, per vendicare il Bataclan e gli Champs-Elysées. In attesa di conferme dagli inquirenti, la Procura ha aperto un’inchiesta per capire innanzitutto i motivi del gesto e, poi, determinare le responsabilità penali. Il Governo di Parigi sta prendendo nuove misure nella lotta al terrorismo. Sta per approdare, infatti, all’Assemblea nazionale un disegno di legge sulla proroga dello stato di emergenza, attivato in Francia dopo gli attentati che hanno colpito Parigi nel novembre del 2015, in vigore fino al 15 luglio. Il Governo vorrebbe prorogarlo per la sesta volta, fino al 1° novembre, in attesa della riforma sull’antiterrorismo fortemente voluta da Macron.