Il più forte terremoto degli ultimi 25 anni. Mancano due minuti alle 8 del mattino, ora locale, quando l'Isola di Taiwan trema violentemente, i sismografi arrivano a registrare magnitudo 7,3, tanto per intenderci, un sisma 30 volte più potente di quello che nel 2009 stravolse l'Aquila. L'epicentro è stato localizzato nella Contea di Hualien a circa 155 km a sud della capitale Taipei, ad una profondità di 15 km, i ponti che sussultano, la terra che frana, una manciata di secondi poi il terremoto cessa. Nell'area più colpita numerosi edifici hanno subito lesioni gravissime palazzi di 10 piani come inginocchiati, strade, ponti e tunnel sono stati gravemente danneggiati alcuni crollati, la macchina dei soccorsi scatta immediatamente. "La nostra priorità è salvare le persone" dice il presidente eletto Lai Ching-te. I Vigili del Fuoco estraggono le persone dalle finestre, in centinaia sono intrappolate nelle proprie abitazioni, in alcune zone è difficile portare aiuti per questo è stato mobilitato l'Esercito. In un bilancio che si aggiorna con il tempo il maggior numero di vittime è rimasto intrappolato in tunnel mentre stava andando al lavoro, sospesa per alcune ore la produzione di microchip in due importanti aziende fornitrici di colossi internazionali, la corrente elettrica è saltata in molte zone poi è tornata, fortunatamente le due centrali nucleari del Paese non hanno subito danni, leggeri disagi anche nel trasporto ferroviario che è stato rallentato ma non sospeso. Alla prima scossa è seguito uno sciame di altre decine, il terremoto è stato avvertito anche in Cina e nella Prefettura di Okinawa, in Giappone, dove è scattata l'allerta Tsunami, poi rientrata.