Ci sono fiori, palloncini, orsetti di peluche e 19 croci bianche con i nomi di altrettanti bambini, per i quali ieri doveva essere l'ultimo giorno di scuola. La strage del Texas dovrebbe dilaniare un Paese che pensa di essere il meglio che c'è al mondo e unirlo in una semplice risposta e invece perfino qui, perfino oggi, la maggior parte delle persone è convinta che per fermare l'epidemia di armi da fuoco, servano altre armi da fuoco. "Devono togliere agli squilibrati le armi di distruzione di massa, che sono in grado di disintegrare i nostri bambini. Questo tipo di arma, dovrebbe essere illegale". "Il problema non sono le armi da fuoco, ma chi preme il grilletto. Ha tutto a che fare con i problemi di queste persone". "Sono d'accordo nell'armare gli insegnanti, così avremmo potuto salvare quei bambini". "La mia maestra di quarta elementare, Irma Garcia, è stata uccisa e sono venuta a portarle rispetto. Dovrebbero rendere le armi più difficili da ottenere. Non tutti dovrebbero avere una pistola". "Il Secondo Emendamento ci dà diritto a possedere un'arma. Il problema è la salute mentale". "Non è solo per proteggersi da individui pericolosi, ma anche da un governo troppo forte. Io ho varie armi in casa, per proteggere me e la mia famiglia". "Io non ho ancora una pistola, ma mio figlio poliziotto ci ha consigliato di comprarla. Lo faremo presto, per poterci proteggere meglio". "Cosa uccide tutta questa gente? È evidente." Ci dice un sopravvissuto alla sparatoria di Midland del 2019. "Se 10 anni dopo Sandy Hook non è cambiato nulla, cosa ti fa credere che qualcosa cambierà stavolta? Se mi avessero detto che sarei stato vittima di una sparatoria di massa, avrei detto: impossibile! Ma mi sbagliavo. Chi sarà il prossimo?". Il Presidente degli Stati Uniti sarà qui domenica prossima. Ha il coraggio di mettere in dubbio l'anacronistico diritto a fare i pistoleri, ma sa che può solo chiedere leggi più stringenti che saranno comunque, sempre aggirate.