Con un attacco diretto al Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Donald Trump ha iniziato il suo comizio a Florence, Arizona, roccaforte del Tycoon, nello Stato che però ha perso alle ultime elezioni. Pochi si immaginavano che sarebbe stato un tale disastro -ha detto Trump- riferendosi a Biden. Ha umiliato il Paese sul palcoscenico internazionale. Nel suo primo comizio dell'anno Trump, davanti a migliaia di sostenitori con bandiere che incitavano ad una candidatura nel 2024, è tornato sui temi di sempre, compreso quello delle elezioni truccate. Un argomento caro all'ex Presidente americano e alla sua base, ma che parte del partito Repubblicano ha pian piano allontanato, preoccupata che la discesa in campo di Trump per le elezioni di midterm, previste per il prossimo novembre, possa danneggiare il partito e i suoi candidati, i quali sperano di approfittare delle profonde divisioni tra i Democratici sulla loro agenda politica e dei passi falsi di Biden, che è giù nei sondaggi. Per l'altra parte del partito Repubblicano, però, la presenza di Trump è fondamentale per dettare la linea politica in vista delle elezioni di metà mandato. L'ex Presidente, che aveva cancellato la contro conferenza stampa sui fatti di Capitol Hill che avrebbe dovuto avere luogo il 6 gennaio, è tornato a parlare proprio dell'assalto al Campidoglio e riferendosi ai suoi sostenitori presenti quel giorno li ha definiti perseguitati. Perché i Democratici non indagano sulle elezioni del novembre 2020?, si è chiesto Trump. La vera insurrezione c'è stata il 3 novembre, ha detto. Immigrazione e Covid poi nell'agenda dell'ex Presidente statunitense, che sulla pandemia ha nuovamente attaccato i Democratici e Biden: sono incapaci e incompetenti -ha affermato Trump- invece di lasciarci tornare a vivere ci vogliono intimidire con i loro obblighi sui vaccini, mentre Big Pharma si arricchisce.