Trump interrogato, fisco inferno, ex Presidente non risponde

11 ago 2022
Dettagli

Cinque ore davanti al Procuratore generale per avvalersi ad ogni domanda del diritto di non rispondere. L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump esce dalla torre che porta il suo nome in lettere dorate sulla quinta strada di New York, verso le 9 del mattino, per andare a downtown a testimoniare davanti a Letitia James che indaga da anni sui bilanci della sua società, risponde quando gli chiedono il nome poi legge una dichiarazione dove accusa la Procuratrice di essere politicamente motivata contro di lui, vittima di una caccia alle streghe che mira a distruggerne la carriera politica quindi si appella al quinto emendamento il diritto di non rispondere per non auto incriminarsi, ad ogni singola domanda, fino alle 15 quando il surreale interrogatorio finisce. Trump voleva testimoniare, dirà poi il suo avvocato che invece è riuscito a convincerlo a tacere perché se questo è un procedimento civile ce n'è un altro della Procura Distrettuale di Manhattan che valuta invece eventuali profili penali nella condotta della holding di famiglia che gestisce hotel, campi da golf, edifici commerciali e residenziali. L'accusa è avere gonfiato i valori di alcune proprietà a fini fiscali, esempi: l'appartamento nella torre, tre piani valutato dall'ex Presidente oltre 300 milioni non sarebbe affatto grande 3.000 metri quadri, al catasto ne risultano 1.000, stessa cosa per un villone fuori città messo a bilancio nel 2004 per 80 milioni, tre anni dopo a 200 poi a 290, tutto consistente con la caratteristica tendenza di Trump a esagerare successi politici come finanziari solo che in questo caso è reato. La reale ricchezza di Trump non è mai stata accertata, da quando è sceso in politica, 2015, si è sempre rifiutato di rendere pubblica la dichiarazione dei redditi adesso dovrà farlo perché l'altro giorno una Corte di Washington ha così deliberato. Lo scorso febbraio i suoi fiscalisti storici lo mollarono clamorosamente dicendo che degli ultimi 10 anni di dichiarazioni non si prendevano responsabilità con il Dipartimento di giustizia che gli perquisisce la villa in Florida a caccia di prove che lo incriminino per aver tentato un colpo di stato in America, quelle di New York sembrerebbero bazzecole ma con l'accusa di evasione fiscale da queste parti c'è poco da scherzare.

Guarda Altri
Cpi chiede l’arresto di Netanyahu
00:02:05 min
27 video
Sky Inclusion Days 2024
Due donne albanesi si sposano per promuovere diritti LGBTQ+
00:01:00 min
Londra, Laika dedica manifesto ad Assange
00:01:00 min
India al voto, i tanti problemi nella gestione delle megalopoli
00:05:57 min
Morte Raisi, ecco chi era il Presidente iraniano
00:02:10 min
Iran, la scena dell'incidente: dove è caduto l'elicottero
00:00:46 min