La prima sfida per il neonominato Segretario di Stato Rex Tillerson più che all’estero sarà in patria. Il già amministratore delegato del colosso petrolifero Exxon Mobil, conosciuto in Europa come Esso, dovrà infatti affrontare una difficile audizione al Senato per vedere la sua carica confermata laddove i numeri per i repubblicani non sono così granitici. Pochi voti potrebbero fare la differenza e già molti nomi importanti del partito stanno esprimendo le loro perplessità rispetto all’ennesima scelta contro tendenza di Donald Trump, non solo perché Rex Tillerson non ha precedente esperienza politica, avendo passato praticamente tutta la sua vita lavorativa dentro Exxon Mobil, dove entrò da ingegnere appena laureato quarant’anni fa, non solo per i potenziali e molteplici conflitti di interessi, ma anche e soprattutto per i legami e i rapporti stretti che ha creato in questi anni alla guida della compagnia con molti Stati dal destino politico controverso, dalla Nigeria allo Yemen, passando soprattutto per la Russia. La relazione con Vladimir Putin è più che buona e non a caso sulla nomina si è fatto sentire anche il Ministro degli esteri russo Lavrov che ha definito Tillerson e Trump persone pragmatiche. Fra i sostenitori dell’ultima scelta di Trump anche personaggi di spicco del Grand Old Party, come l’ex Segretario di Stato dell’era Bush, Condoleezza Rice, che però in passato è stata anche consulente proprio di Exxon. Donald Trump rivendica la sua decisione e si dice sicuro della vasta esperienza di Tillerson nel negoziare con tutti i tipi di Governi stranieri. Intanto, archiviato il tassello decisivo della Segreteria di Stato, continua a completare gli ultimi posti della squadra di Governo. Fra le nomine ormai sempre più certe quella del deputato repubblicano per lo stato del Montana, l’ex marine dei Navy Seals, Ryan Zinke, come responsabile per i parchi, il territorio federale e le risorse naturali e dell’ex Governatore del Texas, Rick Perry, grande sostenitore del settore petrolifero come Segretario all’energia. Ancora incerti, invece, gli artisti che si esibiranno per l’inaugurazione dell’Amministrazione Trump a Washington il prossimo 20 gennaio. Ieri alla Trump Tower è arrivato anche il marito di Kim Kardashian, il rapper Kanye West, ma il Presidente eletto, secondo i soliti ben informati, starebbe corteggiando anche l’italianissimo Andrea Bocelli.