L'Ucraina si prepara alla controffensiva in Crimea, nel Donbass e a Kharkiv. L'invito del Presidente Zelensky è rivolto ai civili residenti nelle zone occupate ad allontanarsi velocemente dalle installazioni russe e dalla penisola sul Mar Nero, annessa alla Russia nel 2014, dopo un referendum plebiscitario mai riconosciuto dalla Comunità Internazionale. A corroborare gli annunci di Kiev e le cronache dal campo. Tre gli attacchi a distanza di pochi giorni alle installazioni militari russe in Crimea. L'ultimo ad un deposito di munizioni, un sabotaggio per Mosca che però, in poche ore, sostituisce il Comandante della flotta sul Mar Nero. Mentre dal porto di Odessa, schivate le bombe russe, sono partite quattro navi cariche di cereali. Intanto gli occhi sono puntati sull'ovest del Paese. A Leopoli, infatti, si vedranno il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, il Presidente turco, Tayyip Erdoğan, e quello ucraino Zelensky. Sarà il primo incontro diretto dopo 175 giorni di guerra per Zelensky e Erdogan, incontro ad appena una settimana dal bilaterale Putin ed Erdogan. Sul tavolo il dossier del grano e la minaccia atomica, quella costituita dalla centrale elettrica nucleare di Zaporizhzhia, danneggiata dai bombardamenti russi, in cui, per adesso, all’AIEA è stato impossibile entrare per verificarne la sicurezza. Sullo sfondo colloqui anche informali per raggiungere, quando siamo a 6 mesi di guerra, un possibile accordo di non belligeranza.