L'avanzata dell'esercito russo nell'est e nel sud dell'Ucraina sembrerebbe avere rallentato. I nuovi missili a lungo raggio, forniti dai Paesi occidentali a Kiev stanno permettendo di reagire agli attacchi di Mosca. In primavera gli ucraini erano arrivati a perdere fino a 200 soldati al giorno, con un effetto devastante sul morale delle truppe che avevano portato anche a diserzioni. L'impiego delle nuove armi, sta risollevando il morale. Dunque, si combatte, si combatte ogni giorno. Tre civili sono rimasti feriti in un bombardamento delle forze russe contro la cittadina di Zmiiv, nella regione di Kharkiv a Est, non lontano dal confine con la Russia. Sempre nel distretto di Kharkiv, i russi hanno colpito obiettivi civili con proiettili incendiari, provocando incendi di edifici. Sul fronte opposto, Mosca accusa Kiev di aver colpito la centrale idroelettrica di Kakhovka, sul fiume Dnipro, vicino a Cherson. Tre turbine su sei sono fuori uso, spiega uno degli operai che ci lavorano. Ma ancora una volta, la situazione più preoccupante resta a Zaporizhzhia. L'artiglieria russa ha attaccato Marhanets, che dista pochi km dalla centrale nucleare. Il governo locale starebbe valutando la possibilità di interrompere l'attività della centrale. Parole che cadono nel vuoto. A colpire Marhanets secondo Mosca, sarebbero stati i soldati ucraini. Dopo la riunione del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di giovedì, il Cremlino ha invitato l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, a inviare una sua missione nel sito di Zaporizhzhia, tra fine agosto o inizio settembre.