Le sanzioni della Ue contro Teheran arrivano per la brutale repressione delle proteste che stanno infiammando l'iran, dopo la morte di Mahsa Amini. Ma arrivano anche nel giorno in cui droni kamikaze iraniani, forniti a Mosca, bombardano per la prima volta Kiev. Il fattore che spinge una parte del Governo israeliano finora neutrale, tra Ucraina e Russia, a sostenere che sia arrivato il momento di schierarsi accanto a Zelensky, ipotizzando l'invio di armi, anche da parte di Gerusalemme; armi, per le quali, l'Unione Europea stanzia ulteriori 500 milioni di euro portando a 3,1 miliardi di euro il totale dei finanziamenti. Ma è contro Israele che si scaglia l'ex presidente russo Dmitry Medvedev, tra i falchi più estremisti alla corte di Putin, minacciando lo stop alle relazioni diplomatiche con lo stato ebraico, se questo dovesse sostenere Kiev militarmente. Mentre l'alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Borrell, spiega di seguire con attenzione proprio la questione della fornitura di droni da parte di Teheran a Mosca, cercando con le prove che giustificherebbero ulteriori sanzioni di Bruxelles contro la Repubblica islamica. Poi, l'annuncio della missione europea di addestramento dei militari ucraini. Partiremo con 15 mila, spiega Borrell, ma potrebbero essere di più.























