C'è la lombarda Irene che da Lodi dopo la maturità è arrivata in Russia per frequentare l'istituto statale per le relazioni internazionali a Mosca e qui, in occasione di una conferenza pubblica, lo scorso 21 febbraio, ha avuto un dialogo col presidente Putin. E a Putin ha dato l'occasione di parlare dell'Italia. C'è sempre stata vicina, ha detto il presidente russo, che ha anche eloggiato Milano terra di grandi lavoratori. Poi c'è il piemontese Amedeo studente di giurisprudenza a Torino ed ex militante di Fratelli d'Italia, che sui social esprime il suo amore incondizionato per Mosca, e sul giornale online filorusso in lingua italiana, il corrispondente, con uno scoop internazionale ha svelato al mondo, attenzione poche ore dopo i fatti, che l'uomo trovato morto crivellato di colpi il 13 febbraio in un parcheggio della Provincia di Alicante, Spagna, altri non era che Maxim Kuzminov, il pilota russo di 33 anni che nell'agosto del 2023 aveva disertato portando il suo elicottero da combattimento in una base aerea ucraina e che poi si era trasferito in Spagna per iniziare una nuova vita con un'altra identità. Infine c'è Camilla, cognome sardo, che oggi sta Mosca e con un post sui social pubblicato alla fine dell'anno scorso informava: ho avuto il piacere di assistere a una conferenza sul nazismo ucraino del XXI secolo tenuta alla sede centrale della tacc, la storica agenzia di stampa statale russa. Sono i ragazzi italiani che ammirano Putin e adorano la Russia, di più, ne sognano la cittadinanza, vanno controcorrente rispetto a quasi tutti i loro coetanei occidentali che invece da due anni a questa parte fra le due bandiere hanno scelto quella ucraina. Lo scorso 20 febbraio il britannico Royal United Services Institute, che da quasi 200 anni al di là della Manica si occupa di questioni militari e legati alla sicurezza, ha pubblicato il rapporto che vedete e che descrive le attività militari non convenzionali della Russia al di fuori dell'Ucraina. A pagina 11 vi si legge: al momento uno sforzo maggiore da parte del servizio segreto militare di Mosca sembra essere rivolto agli studenti stranieri che studiano nelle università russe. Un budget è a disposizione per pagare stipendi ai ragazzi dei Balcani, dell'Africa e di altre regioni. Questi stipendi coprono i costi di studio e di soggiorno e sono apparentemente utilizzati come veicolo di reclutamento. La Russia, si legge ancora nel rapporto, considera sia i mezzi militari convenzionali sia quelli non convenzionali come strumenti del potere nazionale e li applica in combinazione, contrastarli entrambi conclude il rapporto britannico, ha perciò uguale importanza.