Indizi di controffensiva ucraina, l'esercito di Kiev sostiene di aver distrutto la 35a armata russa Izoom, oblast di Kharkiv, sarebbe un colpo per l'avanzata russa da nord sul Donbass. Non c'è però modo di verificare queste affermazioni qui, come altrove. A Severodonetsk, ad esempio il Ministero della Difesa russa afferma che gli ucraini siano in ritirata verso Lisichansk e che avrebbero perso il 90% delle proprie forze. Gli ucraini sostengono invece di aver riconquistato parte della città che controllavano solo al 20% in una controffensiva che però per loro stessa ammissione non potrà durare a lungo. Il fuoco infatti troppo forte. Sul Donbass, l'esercito di Mosca sta usando tutta la potenza della propria artiglieria ma anche la sua superiorità aerea con raid letali. La città è distrutta al 90% e sotto alla fabbrica chimica Azov, nei sotterranei resterebbero almeno 800 civili a ripararsi dalle bombe, civili che in totale sono fra i 10 e i 15.000 stando al capo dell'amministrazione della regione di Lugansk, i russi starebbero usando tutte le loro riserve di munizioni sulla città, colpendo con ogni mezzo e distruggendo tutto quello che possono. Ad esempio è stato distrutto dalle fiamme un meraviglioso monastero russo ortodosso in legno a Sviathoirsk, nella regione di Donietsk. Lì si nascondevano 300 civili compresi 60 bambini. Il grosso delle truppe russe si sta però concentrando su due offensive simultanee, una da Nord e una da Sud. Da Nord, 20 battaglioni sono pronti ad attaccare Sloviansk, partendo da lyman, mentre da Sud, l'obiettivo è Bakhmut, dove l'esercito ucraino ha un'importante quartiere generale. Dopo l'ordine di evacuazione da parte del Sindaco, adesso centinaia di persone al giorno scappano da Sloviansk, alla volta di Dnipro, con ogni mezzo. Intanto l'intelligence ucraina, fa sapere di essere ancora in contatto con i soldati del battaglione Azov, che hanno difeso Mariupol e ora sono nelle mani dei russi. L'obiettivo è riportarli a casa con uno scambio di prigionieri anche se i leader delle Repubbliche Indipendentiste, hanno un'idea completamente opposta. Vorrebbero processarli come criminali di guerra. E poi ci sono i dati dell'ONU sui profughi finora 14 milioni di persone avrebbero lasciato le proprie case, tra rifugiati all'estero e sfollati interni è un dato enorme si tratta di un terzo della popolazione del Paese.