Bisogna sempre continuare a lottare per la pace in Ucraina, non svanisca l'attenzione e non si fermi il dolore per quanto accade. All'Angelus, Papa Francesco è tornato a parlare della guerra che sconvolge il mondo. "È sempre vivo nel mio cuore il pensiero per la popolazione ucraina afflitta dalla guerra. Il tempo che passa non raffreddi il nostro dolore e la nostra preoccupazione per quella gente martoriata. Per favore non abituiamoci a questa tragica realtà." La richiesta di preghiere per l'Ucraina, Francesco, l'aveva fatta anche ieri sera, con una telefonata durante la messa che apriva il pellegrinaggio più affollato d'Italia, quello da Macerata a Loreto. "Chiedete alla Madonna la grazia della pace - ha detto al migliaio di partecipanti - chiedete che questa guerra finisca presto e che il popolo ucraino non soffra più." All'Angelus, Bergoglio ha anche domandato scusa alle popolazioni del Congo e del Sud Sudan, per aver dovuto rinviare, causa i problemi al ginocchio, la visita nei loro Paesi, prevista per luglio. E nella Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile, ha detto che i minori sfruttati sono una realtà drammatica che non può lasciare nessuno indifferente. "Impegniamoci tutti per eliminare questa piaga. Perché nessun bambino o bambina sia privato dei suoi diritti fondamentali e costretto o costretta, a lavorare.".